Epatite acuta nei bambini, 11 segnalazioni anche in Italia

Martedì 26 aprile 2022

I dati dell’OMS

La CNN riporta che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sabato ha affermato che almeno 169 casi di epatite acuta pediatrica, in bambini di età compresa tra un mese e i 16 anni, sono stati identificati in un focolaio che ora coinvolge 12 paesi.

Sempre l’OMS ha affermato, in un comunicato stampa, che tra i casi di epatite acuta, almeno un bambino è morto e 17 bambini hanno richiesto il trapianto del fegato.

“Non è ancora chiaro se ci sia stato un aumento dei casi di epatite o un aumento della consapevolezza dei casi di epatite”, è stato detto, facendo intendere che normalmente si verificano, ad una certa percentuale annua, casi di epatiti la cui origine non è nota, ma che l’aumento di queste segnalazioni ha fatto scattare l’allerta.

Come si manifesta

La sindrome clinica “tra i casi identificati è l’epatite acuta (infiammazione del fegato) con enzimi epatici marcatamente elevati”, afferma il comunicato. Molti casi hanno riportato sintomi gastrointestinali come dolore addominale, diarrea e vomito, l’ingiallimento della pelle e della sclera degli occhi.

La maggior parte dei casi segnalati non aveva la febbre, ha affermato l’OMS.

Le cause

Nel mondo scientifico mancano ipotesi validate circa la natura della malattia.

Molto spesso l’epatite è causata da un virus, ma i virus comuni che causano l’epatite virale acuta – come i virus dell’epatite A, B, C, D ed E – non sono stati rilevati in nessuno di questi casi.

 Tra i virus sospettati di essere responsabili dei casi c’è l’adenovirus. Gli adenovirus sono un tipo comune di virus diffuso da persona a persona che può causare una serie di malattie da lievi a più gravi, ma questi virus sono segnalati solo raramente come causa di epatite grave nelle persone sane. L’adenovirus è stato rilevato però, “in almeno 74 casi”, 18 dei quali colpiti dal sierotipo 41. Sars-CoV-2 è stato identificato in 20 casi di quelli testati. Inoltre, 19 avevano una coinfezione da Sars-CoV-2 e adenovirus. 

L’OMS ha affermato che l’indagine sulla causa deve concentrarsi su fattori come l’aumento della sensibilità tra i bambini piccoli a seguito di un livello inferiore di circolazione di adenovirus durante la pandemia di COVID-19, la potenziale emergenza di un nuovo adenovirus, nonché SARS-CoV -2 co-infezione.

In Europa e in Italia

“La maggior parte dei casi – 114 – è stata segnalata nel Regno Unito. Ci sono stati 13 casi in Spagna, 12 in Israele, nove negli Stati Uniti e un numero minore di casi confermati in Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi, Italia, Norvegia, Francia, Romania e Belgio”, secondo l’OMS.

In Italia questo tipo di epatite acuta pediatrica ha coinvolto un totale di 11 pazienti, individuati nelle regioni di Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto, come rivela la nuova circolare diffusa il 23 aprile dal ministero della Salute, riguardante i casi di epatite acuta riscontrati nell’ultimo periodo nei bambini. Tra tutti questi casi, solo 2 sono stati confermati.

La nuova circolare emessa, sollecita la segnalazione di ogni eventuale caso di epatite acuta che risponda alla definizione di caso attualmente adottata dall’OMS. «Si raccomanda, in questa fase, volendo privilegiare sensibilità rispetto a specificità, di valutare ed eventualmente segnalare anche i casi parzialmente rispondenti alla definizione di caso. Si raccomanda altresì di prevedere in ogni caso la conservazione dei campioni biologici per consentire ogni altro eventuale accertamento ritenuto necessario».

Fonti CNN, Il sole 24 ore, Il Ministero della Salute. Immagine in evidenza da Today

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