Una delle tematiche più delicate, spesso discussa all’interno della coppia, è proprio quella del desiderio non condiviso di avere un secondo figlio. Quante volte ci siamo sentite dire che la voglia di avere il secondo figlio non è quasi mai condivisa da entrambe le parti e quante volte il desiderio proviene dalla voce femminile piuttosto che da quella maschile. Quindi rimane l’incognita, cosa fare quando lei vuole il secondo figlio e lui no? Cosa fare quando il marito non vuole avere il secondo figlio?
Per dare una risposta completa e neutrale a questa domanda sarebbe ideale fare un esempio pratico che potrebbe essere analogo alla vostra situazione personale. Per semplificare le cose abbiamo riportato qui sotto l’esperienza di una giovane donna che desidera avere il secondo figlio ma si trova ostacolata dal mancato supporto del marito (testo originale su psicologi-italia):
“Salve! Ho un bambino di 25 mesi e desidero moltissimo avere un altro figlio, magari una femmina… Beh, mio marito non vuole neanche sentir parlare di un secondo figlio. Sentirmi dire “Io non lo voglio e non lo vorrò mai“ mi spezza il cuore. La prima volta sono rimasta incinta dopo 2 anni di rapporti senza protezioni, ma adesso ho una spirale ormonale che mi sta creando alcuni problemi, quindi la vorrei togliere. E’ brutto dire che proverei a rimanere incinta anche contro la sua volontà? Io sono sicura che lui accetterà l’altro/a bambino/a, ma non ce la fa a prendere la decisione prima. Insomma, so che non è un bel modo di parlare e che posso sembrare egoista, ma per me l’egoista è lui che non prova neanche a pensare a come mi sento io. Sono esagerata? Non dovrei pensare di avere un bambino se lui non lo vuole? Cosa posso fare? Sono mesi che sto soffrendo per questa situazione. Io sono convinta che per il mio bambino sia indispensabile avere un fratello o una sorella, ma non vorrei che avessero più di 4 anni di differenza. Ho davvero bisogno di un consiglio. L’unico nostro problema è che abbiamo un appartamento piccolo, ma per me questo non è un problema così grande. Penso che i bambini non vogliano avere tanto spazio, ma tanto amore. Grazie per la vostra attenzione!“
Cosa hanno risposto gli esperti? Qui sotto vi riportiamo le risposte che alcuni psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti hanno dato alla giovane donna.
Mio marito non vuole avere il secondo figlio, che fare?
Salve avere un figlio è un decisione di coppia, se suo marito al momento non vuole un secondo figlio gli conceda il tempo di pensarci. La soluzione non è incastrandolo con una gravidanza a sorpresa, perché potrebbe sentirsi tradito nella fiducia riposta sul metodo contraccettivo che avete scelto e concordato. Quattro anni di differenza, cinque, sei o dieci, non fanno la differenza tra fratelli e sorelle, non ci sono anni di preciso per il quale vanno più o meno d’accordo, l’importante è che si vogliano bene e si rispettino, gli anni sono relativi. Essere figli unici non è un “dramma”, ne una tragedia, ne meglio, ne peggio, è semplicemente una condizione esistenziale e familiare. Non è detto che un figlio unico sia peggiore o migliore di coloro che hanno fratelli e sorelle, o che sia problematico o sano o più socievole, più simpatico o antipatico. Esistono molti pregiudizi sui figli unici che bisogna superare documentandosi sulla loro condizione. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.
Dott.ssa Rita Messini Psicologo
Appena lette le sue parole ho voluto vedere la sua età. Immagino che anche suo marito sia molto giovane e non se la sente di affrontare oggi un ulteriore grande impegno. Mi sembra comprensibile il suo stato. Piuttosto io inviterei lei a chiedersi: perché forzare il flusso naturale delle cose? Soprattutto quando ciò che vogliamo sembra costringere un altro da noi. Si affidi al tempo. Si dedichi a suo marito e a suo figlio. Essi sono due grandi beni che lei possiede già.
Dott. Daniele Rondanini: Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista
Gentilissima, il suo desiderio di avere un secondo figlio non è “sbagliato”, ma andrebbe condiviso e sostenuto anche da suo marito e fare pressione affinché si decida o, peggio, cercare di rimanere incinta contro la sua volontà non sarebbe utile alla coppia, al contrario! Si conceda e conceda anche a lui un pò di tempo, la fretta in casi simili non aiuta.
Dott.ssa Valentina Nappo: Psicologo, psicoterapeuta
Salve, capisco la sua situazione ed il dispiacere alla risposta negativa di suo figlio. All’interno di una coppia non è onesto ma soprattutto disfunzionale arrivare a decisioni così importanti con l’inganno. Ha pensato quale sarebbe il vissuto di un figlio non voluto? oppure che si porta l’onta dell’inganno? La questione di non volere un figlio non riguarda solo suo marito ma la vostra coppia.
Dott.ssa Elisa Pappacena: Psicologo, psicoterapeuta, consulente tecnico di parte, consulente stalking, mediatore
Salve, il suo problema è abbastanza ricorrente nelle giovani coppie di oggi: posso solamente immaginare come si possa sentire nel confronti di suo marito e del suo rifiuto. Il consiglio che posso comunque darle è quello di parlare, di aprire un ulteriore dialogo dove può spiegargli meglio il suo punto di vista, cosa cambierebbe per suo figlio avere un fratello/sorella? E cosa cambierebbe per lei avere un secondo figlio? E perché suo marito non lo vuole? Come è stata vissuta la gravidanza e i mesi a seguire? Ricordi sempre che il dialogo, la comunicazione è alla base di qualsiasi rapporto insieme alla sincerità e al rispetto, sono sicura che risolverete il tutto nel miglio dei modi.
Dott.ssa Alessandra Onofri: Medico Psicoterapeuta
Cara, penso che dovrebbe prendersi un momento per riflettere. I bambini hanno bisogno di due genitori uniti, quando entrambi sono presenti. Se suo marito la ingannasse sarebbe contenta? Se questa scelta forzata portasse alla fine del matrimonio sarebbe contenta? Capisco la sua frustrazione, ma forse questo è il momento di fermarsi, respirare, riflettere e trovare altre soluzioni. L’ inganno non porta mai nulla di buono. D’altro canto mi verrebbe da chiederle quali sono le sue passioni, che lavoro fa, se è soddisfatta di sè stessa e quali sono i suoi sogni nel cassetto (oltre ad avere un altro figlio).
Dott.ssa Simona Coscarella Psicologa, Psicoterapeuta
Volendo fare un riassunto delle risposte date da alcuni psicologi e psicoterapeuti qui sopra, (anche se non ce ne sarebbe bisogno data la chiarezza e semplicità delle parole utilizzate per confortare la giovane donna) la volontà di avere un secondo figlio non è una cosa sbagliata, ma non deve nemmeno diventare l’unica ragione di vita, portandola in primo piano tra gli impegni famigliari, quotidiani, lavorativi e superando le cose più importanti a cui prestare attenzione nel presente.
I figli hanno bisogno di due genitori uniti e se i due genitori danno vita a un bambino con sentimenti contrastanti, come potrebbe essere la sua crescita? Una delle cose che dovreste sicuramente fare, potrebbe essere quella di parlarne a lungo, parlatene e riparlatene a distanza di giorni. Ma non con filo logico a senso unico, bensì con intento di condividere sentimenti e comprendersi l’uno con l’altra, rispettando il pensiero di entrambi. Se la risposta sarà negativa non dovete cadere nello sconforto e soprattutto non dovete dimenticarvi dei beni più preziosi che già voi possedete, concentrate il vostro tempo di qualità a vostro figlio e a vostro marito, potrebbe portare dei benefici inaspettati non solo a voi mamme ma a tutta la famiglia.
Quando il “desiderio” di avere un altro figlio viene superato dal “dovere” di avere un altro figlio, è il caso di fermarsi un attimo, svuotare la mente e riflettere su cosa state ricercando in realtà. Forse quel senso di appagamento che cercate non sarà colmato da un altro figlio. Come ha suggerito il Dott. Daniele Rondanini, i figli dovrebbero essere il frutto di un processo naturale nella crescita della coppia e non un processo forzato. Pensate alle conseguenze di un parto voluto solo da voi, come potrebbe il secondo genitore svolgere bene il suo ruolo se si trovasse in una situazione di costrizione? L’argomento è molto delicato e molto ampio.
Il succo della questione è che non dovete abbattervi se non otterrete quello che volete, anzi, potrete utilizzare il tempo che avete a disposizione per trarre benefici da voi stesse, dai vostri hobby, passioni, dal lavoro, dal vostro attuale figlio o figlia e da vostro marito e ricordatevi, non esistono i problemi, ci sono solo soluzioni.