PREPARIAMO L’OLEOLITO DI LAVANDA |RICETTE DAL WEB

PROPRIETA’ E IMPIEGO DELL’ OLEOLITO DI LAVANDA

Un oleolito è un olio vegetale all’interno del quale è stata fatta macerare una pianta particolare per sfruttarne al massimo tutte le proprietà benefiche, conservandole per circa due anni.
L’Oleolito di Lavanda è un prodotto molto versatile che non può mancare nel vostro beauty eco-bio: è un olio lenitivo e rilassante che possiede tantissime qualità benefiche.

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Ha proprietà purificanti, antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti per la pelle.
Per quanto riguarda l’uso, ha diverse applicazioni: lo si può spalmare puro per applicazioni locali come olio idratante o da massaggio, oppure mescolato ad altri oli o a creme idratanti per renderle più nutrienti; è molto utile nella preparazione di cosmetici fai da te dove funge da base per creme fatte in casa o unguenti casalinghi.

INGREDIENTI NECESSARI

  • 200 gr di un olio vegetale: Olio di Girasole biologico, Olio Extravergine di Oliva (sappiate che quest’ultimo conferirà all’oleolito un odore particolare), Olio di Sesamo, Olio di Mandorle dolci oppure l’Olio di Jojoba.
    A seconda del tipo di olio vegetale utilizzato, l’oleolito di lavanda avrà un uso differente, eccovi alcuni esempi:
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  1. Olio di Mandorle Dolci: elasticizzante e molto idratante, utile in caso di smagliature e per migliorare il tono della pelle. Adatto sia per il viso che per il corpo.
  2. Olio di jojoba: apporta molti nutrienti alla pelle grazie alle sue proprietà rigeneranti. Si tratta di una cera vegetale liquida, ricca di vitamina E, che la rende un ottimo antiossidante dall’effetto anti-age. Ecco perchè è perfetto per viso, collo e décolleté.
  3. Olio di sesamo: è un olio ricco di acidi grassi e minerali che ha proprietà antibatteriche, antivirali e anti-age. Adatto alle pelli molto secche e che presentano infezioni cutanee o infiammazioni da funghi e batteri. Può essere utilizzato per fare impacchi sui capelli, sulla pelle secca o colpita da infezioni batteriche.
  • Fiori di lavanda officinale o lavanda ibrida in quantità sufficiente per coprire un volume di circa 100 ml di barattolo (approssimativamente 1/3): possibilmente fiori biologici, non trattati con prodotti chimici.
  • 2 vasetti di vetro da 300 gr : potete riciclare quelli della marmellata o del miele; se ne avete almeno uno scuro è meglio (dove riporrete l’oleolito finito).
Ricetta oleolito lavanda

PREPARIAMO L’OLEOLITO DI LAVANDA


Riempite per 1/3 il vasetto di vetro con i fiori di lavanda essiccati, poi per 2/3 con l’olio vegetale scelto, facendo in modo che l’olio ricopra completamente i fiori.
Chiudete ermeticamente il vasetto e posatelo in un luogo buio e asciutto dove dovrà riposare per circa 40 giorni.

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Durante questo periodo, 2-3 volte a settimana, ricordatevi di scuotere il vasetto, miscelando bene i fiori con l’olio: in questo modo potranno disciogliere meglio i loro principi benefici e preverrete la formazione di muffe.
Dopo 40 giorni potete procedere con il filtraggio dell’oleolito.
Utilizzando un colino a maglie strette, filtrate l’oleolito facendolo colare in un altro vasetto di vetro.
Vedrete che nel colino si fermeranno i fiori di lavanda, o ciò che ne resta: questi vanno pressati delicatamente sul colino, aiutatevi con un cucchiaio pulito. Questo passaggio serve per estrarre l’olio rimasto al loro interno, che è ancora più ricco di principi attivi.
Controllate il barattolo appena riempito e nel caso dovessero esserci altre impurità, potete effettuare un ulteriore filtraggio, utilizzando dell’imbuto con all’interno un pezzo di tela di cotone o di garza spessa.
L’oleolito è pronto!

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CONSERVAZIONE DELL’OLEOLITO

Chiudete bene il vostro vasetto di vetro scuro e mettetelo in un luogo asciutto, lontano dalla luce diretta del Sole e da fonti di calore: si conserverà anche senza aggiunta di conservanti per circa 2 anni.
Durante questo lungo periodo, prima di ogni utilizzo, è consigliabile annusarne il profumo per assicurarsi che non si sia irrancidito; se il profumo è sempre gradevole è ancora buono per essere utilizzato.
Se desiderate aggiungere del conservante per aiutare l’oleolito a non irrancidire nel tempo e per allungare il suo periodo di conservazione, potete aggiungere della vitamina E (all’incirca un 5% di tocoferile acetato o un 0.25% di tocoferolo, leggete i dosaggi sulle confezioni).

Per altre ricette per preparare gli oleoliti in casa leggete gli articolo del blog.

Foto di patrick Blaise da Pixabay 
Foto di Gundula Vogel da Pixabay 
Foto di Tomáš Dohnal da Pixabay